Fiera dei PUC 2022
L’ambito Valdarno è composto da otto Comuni a gestione singola ed ha una popolazione di circa 95568 abitanti. L’ufficio zonale (equipe) RdC si occupa della gestione del Reddito di Cittadinanza per l’intero ambito; nasce nel 2018 per la gestione dei ReI e oggi è costituita da: un amministratore d’ambito (Responsabile dei servizi sociali del Comune di San Giovanni Valdarno, Responsabile dell’equipe, referente di zona), tre assistenti sociali con funzione di case manager, due educatrici, una con funzione di responsabile PUC e una responsabile dei tirocini d’inclusione, un’amministrativa L’Equipe RDC si occupa della presa in carico dei beneficiari RDC e intrattiene relazioni con tutti gli Enti ed i Servizi Sociali professionali dell’ambito, si occupa di rapporti con il CPI e gli specialisti afferenti alle Equipe Multidisciplinari. I case manager sono presenti con cadenza settimanale (Comuni sopra i 10000 abitanti) o quindicinale (Comuni sotto i 10000 abitanti) con lo sportello RdC presso i Comuni, si occupano della presa in carico dei nuclei percettori RdC e effettuano la selezione delle persone per i PUC. La responsabile PUC si occupa di organizzare e promuovere incontri con i vari Comuni per presentare i PUC, della parte progettuale in sinergia con i singoli Comuni, di alimentare il catalogo PUC, di effettuare colloqui con i beneficiari individuati (o dai case manager o dal centro impiego) e con i responsabili dei progetti. L’equipe lavora utilizzando la piattaforma GEPI (piattaforma del MLPS sulla quale Inps invia la lista dei beneficiari per i quali dovrà essere valutato il percorso di inclusione sociale), convoca i beneficiari RDC, svolge quindi i colloqui di analisi preliminare e finalizza i patti per l’inclusione sociale.

Tutto ciò viene svolto anche attraverso la collaborazione con il personale del Centro Impiego: ufficio RdC e CPI svolgono riunioni con cadenza quindicinale (da ottobre abbiamo iniziato ad alternare riunioni a distanza con riunioni in presenza). In questa sede avvengono passaggi di casi, scambio di informazioni, aggiornamenti sui percorsi degli utenti; vengono inoltre affrontate le questioni relative ai progetti PUC attivi o in attivazione, beneficiari da associare, andamento matching (una volta effettuato il matching da parte degli operatori del CPI, i nominativi vengono passati alla responsabile PUC di zona).In Valdarno i primi passi verso l’attuazione dei PUC (Progetti Utili alla Collettività) si sono mossi molto presto: a dicembre 2019, dopo un attento studio della normativa di riferimento (DM 149 del 22/10/2019) l’equipe zonale RdC ha costruito un “Questionario di analisi dei bisogni” ad hoc per rilevare bisogni e disponibilità di ogni singolo Comune, tenuto conto dei servizi già attivi, da potenziare o altresì da attivare, negli ambiti previsti dalla normativa; il questionario è stato inviato a tutti i responsabili delle aree di attuazione dei PUC, successivamente l’equipe ha provveduto ad effettuare lo scoring. Il secondo step è stato quello di svolgere dei veri e propri incontri di progettazione, dapprima in presenza e successivamente a distanza, con i responsabili dei vari settori/uffici di tutti i Comuni dell’ambito (alcuni incontri hanno visto la partecipazione di politici locali, es. assessore al sociale) per condividere i punti cruciali dettati dalla normativa. Ciò ha portato, a settembre 2020, al caricamento dei primi progetti sul “Catalogo PUC” di GEPI; Case Manager e Responsabile PUC hanno quindi iniziato l’attività di matching tra i beneficiari di volta in volta convocati e progetti attivi. L’equipe, poiché inizialmente non erano disponibili i moduli fac simile (adesso presenti sul sito del Ministero dedicato) ha inoltre provveduto a stabilire e mettere a punto tutta la modulistica da utilizzare per i PUC (es. scheda progetto, registro presenze, scheda di monitoraggio, scheda di rinuncia).

Ad oggi in Valdarno vi sono 35 progetti attivi e 42 terminati (77 PUC totali), per un totale di 132 beneficiari effettivamente coinvolti; la maggior parte sono gestiti direttamente dalle amministrazioni comunali, mentre alcuni sono gestiti dagli Istituti Comprensivi scolastici, con i quali è stato stipulato uno schema di accordo Scuola – Comune. Non vi sono invece ancora PUC con gestione affidata al terzo settore, ma alcuni Comuni stanno lavorando alla manifestazione d’interesse. La maggior parte dei progetti è legato alla gestione di temi legati alla pandemia, come il triage in ingresso, la sanificazione dei locali, la sorveglianza sul distanziamento in ingresso e in uscita dai locali scolastici, sorveglianza sugli scuolabus, ma vi sono anche progetti legati alla manutenzione del verde e al decoro urbano. Ci sono inoltre progetti che si svolgono in biblioteca, accoglienza e orientamento negli uffici pubblici, progetti afferenti all’area sociale (consegna spesa a domicilio), progetti più particolari nel settore artistico (legato ad un evento, una mostra), settore urbanistica (per la digitalizzazione di un archivio e rilevazione barriere architettoniche sul territorio) e ambientale (gestione archivio e raggiungimento obiettivi sulla raccolta differenziata). Alcuni progetti sono già alla terza edizione, ogni volta rinnovati con dei “miglioramenti”, mentre per altri, in scadenza il 31/12 di quest’anno, ci stiamo già muovendo per rinnovarli e quindi perfezionarli.
Ad oggi ci sembra di poter affermare che l’esperienza dei PUC possa considerarsi positiva sia per i beneficiari che globalmente sembrano vivere l’esperienza come una ri-attivazione (avere un impegno, sentirsi utile, essere riconosciuto/a in un ruolo utile) sia per i contesti che li ospitano, che vivono le persone come risorse da valorizzare e come un’occasione per potenziare servizi già attivi o rispondere più adeguatamente alle esigenze contingenti. Ci sono beneficiari che hanno chiesto di essere nuovamente assegnati ad un progetto e Responsabili che hanno espressamente richiesto una determinata persona per occuparsi di un preciso compito; questo ha portato a trasformare alcune esperienze PUC in Tirocini d’Inclusione. Gran parte dei beneficiari non è direttamente collocabile nel mercato del lavoro, per molti essere candidabile ad un’offerta di lavoro ed essere in grado di sostenere un colloquio rappresenta un punto di arrivo di un lungo percorso, e non un punto di partenza. I PUC rappresentano quindi una prima occasione di riattivazione della persona, nonché palestra per confrontarsi con una situazione vagamente simile ad un impegno lavorativo. Il tirocinio può rivelarsi punto di partenza per il beneficiario maggiormente occupabile oppure come secondo step del percorso per chi proviene da un PUC. Le persone in carico hanno spesso difficoltà nella tenuta degli impegni presi, determinando, soprattutto nei tirocini, la possibilità di abbandono. Tali supporti rappresentano quindi validi strumenti di accompagnamento verso l’inclusione e la riattivazione dei beneficiari.
Seppur in numero nettamente minore abbiamo anche avuto riscontri negativi sia da parte dei contesti che ospitano, sia da parte di qualche beneficiario, che ha vissuto il PUC come un obbligo, non cogliendoci niente di più; i rifiuti, e quindi le segnalazioni come “beneficiario inadempiente”, sono stati infine eventi sporadici.
Le maggiori criticità sono state riscontrate da un punto di vista gestionale ed informatico della piattaforma GEPI e dalla iniziale mancata interoperabilità con MyAnpal; anche l’esteso sistema di esoneri/esclusioni limita fortemente il numero di beneficiari associabili.
Le interviste ai pucchisti
Elenco dei PUC
Descrizione: Attività di accoglienza di bambini e ragazzi, attività di supporto ai collaboratori scolastici, mansioni di pulizia dei locali scolastici
Ambito di intervento: Sociale
Finalità: Favorire la cittadinanza attiva con finalità di utilità sociale, supporto ai collaboratori scolastici, potenziare un servizio già esistente.
Competenze richieste: Puntualità, affidabilità, precisione, buone capacità di collaborazione, buona predisposizione verso ragazzi e bambini.
Decoro Urbano 2 – Loro Ciuffenna
Descrizione: Manutenzione aree verdi pubbliche, con particolare attenzione ai giochi per bambini, panchine, manutenzione staccionate, svuotamento cestini e taglio erba.
Ambito di intervento: Ambientale
Finalità: Garantire il decoro delle aree verdi pubbliche favorendo la cittadinanza attiva.
Competenze richieste: Cura della propria città, Abilità manuali, sapersi orientare sul territorio, manutenzioni ordinaria e riparazioni, spazzamento e manutenzione del verde, utilizzo decespugliatore.
Riorganizzazione degli archivi digitali e cartacei – Montevarchi
Descrizione: Il progetto prevede la digitalizzazione delle pratiche cartacee, il loro restauro in caso di danneggiamento e l’utilizzo di piattaforme digitali di archiviazione documentale.
Ambito di intervento: Culturale
Finalità: Migliorare la gestione documentale del Settore, mantenimento e restauro del patrimonio cartaceo, gestione documentale digitale.
Competenze richieste: Competenza nell’organizzazione di documenti di archivio, laurea o diploma, utilizzo pc, rispetto delle indicazioni fornite, responsabilità e rispetto degli strumenti messi a disposizione
Al servizio dell’ambiente 2.0 – Bucine
Descrizione: Recupero, manutenzione e pulizia delle aree verdi (spazzatura, svuotamento cestini) delle frazioni e del capoluogo comunale – cura, manutenzione e riqualificazione degli spazi urbani – monitoraggio e pulizia dei parchi fluviali – presidio del territorio – custodia e piccola manutenzione dei cimiteri comunali.
Ambito di intervento: Ambientale
Finalità: Migliorare la fruizione da parte dei cittadini, migliorare la consapevolezza del val ore sociale e favorire la cura e il rispetto degli ambienti pubblici.
Competenze richieste: Abilità manuali. Impegno, predisposizione a svolgere lavori manuali.
Benvenuti alla Ginestra – Montevarchi
Descrizione: Sorveglianza dei locali, attività di triage in ingresso, prime informazioni orientative da fornire ai visitatori, ritiro e sistemazione libri.
Ambito di intervento: Culturale
Finalità: Attivazione della cittadinanza attiva in ottica di empowerment personale, garanzia del rispetto della normativa anti-Covid.
Competenze richieste: Saper comunicare in modo adeguato, flessibilità, puntualità, senso di responsabilità, buone capacità relazionali.
Ufficio ambiente – San Giovanni Valdarno
Descrizione: Ambientale
Ambito di intervento: Attività di potenziamento a supporto dell’ufficio ambiente del Comune: piccole procedure legate al raggiungimento degli obiettivi di incremento della percentuale della raccolta differenziata. Sistemazione archivio.
Finalità: Favorire la cittadinanza attiva e stimolare il senso civico in materia ambientale.
Competenze richieste: Affidabilità, uso Excel, precisione, patente B.